Patologie trattate

ARTRITI INFETTIVE E POST-INFETTIVE

L’artrite si intende infettiva quando l’agente , che ha causato il danno nell’articolazione è un batterio o un virus o un micete o un parassita. Tra le Artriti batteriche ricordo quella da gonococco, da brucella, di Lyme. Tra i miceti ricordo l’Aspergillus, la Candida, l’Histoplasma. Tra i virus il Parvovirus, il virus dell’epatite C e B,dell’ HIV e tra i parassiti la Giardia Lamblia, il Toxoplasma, l’Echinococco

ARTROSI PRIMARIA E SECONDARIA

A differenza dell’artrite l’artrosi comporta un coinvolgimento dell’articolazione a partire dalla cartilagine ed il dolore è prevalentemente da carico e si attenua col riposo

CERVICALGIE, DORSALGIE, LOMBALGIE

Sono dovute a contratture muscolari parossistiche secondarie ad alterazioni delle linee fisiologiche dello scheletro o a sforzi impropri

ONDROCALCINOSI

E’ una patologia del metabolismo dei pirofosfati anche detta pseudogotta, che comporta depositi di cristalli di pirofosfato di calcio nella cartilagine e/o nella membrana sinoviale e/o nella capsula articolare e/o nei tendini – entesi e/o legamenti e/o borse

CONNETTIVITI

Sono patologie autoimmuni sistemiche con manifestazioni cliniche ed alterazioni immunitarie distintive, ma anche con alterazioni cliniche e di laboratorio comuni a molte tra loro; tra i sintomi comuni abbiamo la secchezza delle mucose, il pallore con freddo delle estremità, le artriti non erosive:

 

  1. Lupus eritematoso sistemico
  2. Sclerosi sistemica
  3. Polimiosite
  4. Dermatomiosite
  5. Sindrome di Sjogren
  6. Forme indifferenziate
  7. Vasculiti
  8. Sindrome da anticorpi antifosfolipidi
  9. Polimialgia reumatica
  10. Eritema nodoso
  11. Policondrite

FENOMENO DI RAYNAUD

È caratterizzata da comparsa, alle parti periferiche degli arti o alla punta del naso o alle cartilagini articolari, di pallore spiccato seguito da colorito cianotico e poi eventualmente da arrossamento per la rivascolarizzazione +/- dolore dopo esposizione o meno al freddo

FIBROMIALGIA

Si definisce un insieme di sintomi che possono coinvolgere qualsiasi organo o apparato in modo funzionale e ciò significa che non ci dev’essere alcuna patologia correlabile al o ai disturbi del caso; prevede una serie di disturbi tra cui la stanchezza è aquasi costante e dolori a muscoli ed articolazioni con distribuzione caratteristica ma senza alterazioni di esami di laboratorio o di immagini radiologiche etcetera

GOTTA

E’ dovuta al deposito di microcristalli di urato monosodico dovuti ad un errore nel metabolismo purinico che comporta aumento dell’acido urico nel sangue; una patologia a volte sottodiagnosticata per la difficoltà a riconoscere la presenza dei microcristalli ; la abbondanza di cibo facilita la comparsa di tale patologia e soprattutto l’eccesso di alcool o di alimentazioni con animali di piccolo taglio come da cacciagione o crostacei; comunque se c’è un deficit dell’enzima preposto alla metabolizzazione dell’acido urico anche con rigore alimentare può comparire il deposito di tali microcristalli

OSTEODISTROFIE

OSTEOMALACIA

E’ sempre una debolezza della capacità dell’osso a sopportare il carico , ma non per mancanza di osso, quanto per sovvertimento della architettura dell’osso

OSTEOPOROSI

E’ una condizione frequentissima sia tra gli uomini che tra le donne; le donne sono colpite più degli uomini perché hanno un crollo a volte drastico degli estrogeni che proteggono l’osso nella sua solidità; per tale ragione sarebbe importante un’azione di prevenzione negli anni che precedono la ultima mestruazione; sempre invece è utile negli anni in cui prevale l’anabolismo dedicarsi ad uno stile di vita che consenta di aumentare il picco di massa ossea e ciò attraverso la corretta attività fisica, evitare la sedentarietà, esporsi al sole adeguatamente e nutrirsi in modo adeguato

PERIARTRITI

Ciò significa che le strutture periarticolari in vario modo (calcificazione dell’inserzione tendinea, rottura o flogosi tendinea, rottura della capsula articolare, etcetera) rendono instabile o limitata la mobilità articolare; la più frequente è quella di spalla che addirittura qualcuno considera fisiologica dopo i 40 anni a seconda dei mestieri; anche molto frequente è la periartrite dell’anca; se prese per tempo con la fisioterapia e con adeguate terapie si possono recuperare

REUMATISMI INFIAMMATORI

  1. Artrite reumatoide: l’elemento che la caratterizza è la infiammazione articolare a partire dalla membrana sinoviale in quel punto in cui l asuperficie articolare è nuda dal rivestimento cartilagineo; tale infiammazione comporta la produzione di un liquido che è sempre corrosivo e ciò significa che produce erosioni/ lesioni nell’osso; tale danno può avere gravità diverse a seconda dei casi; nella maggioranza dei casi tale patologia ha due marcatori non specifici ma, che corroborano la diagnosi e consentono di seguire l’andamento della patologia nel tempo; i 2 marcatori sono il fattore reumatoide e gli anticorpi anti-citrullina (che a volte sono aumentati perchè il paziente è un fumatore di sigarette / tabacco) ;per il passato si poteva accompagnare il paziente nella sua sofferenza senza fermare l’evoluzione della malattia, mentre oggi non solo si allevia la sofferenza migliorandone drasticamente la qualità di vita, ma, addirittura, se si interviene precocemente e se il paziente aderisce alla prescrizione del medico, si può arrestare la malattia . E’ molto importante che chi soffre di tale patologia sappia che essa non colpisce solo l’articolazione , ma qualsiasi organo, pur se in forma quasi sempre sfumata e quindi subdola; pertanto deve essere molto attenta a modificare lo stile di vita compresa l’alimentazione. Ma, ripeto, oggi grazie ai nuovi (da circa 20 anni!) farmaci costruiti con tecniche di bioingegneria si può guarire dalla artrite reumatoide!!!!
  2. Spondilite anchilosante: essa è caratterizzata da un impegno assiale e ciò significa coinvolgimento delle articolazioni della colonna vertebrale; siccome la colonna vertebrale poggia con il suo segmento sacrale sul bacino ed in particolare sulle ossa iliache, quindi comporta classicamente sofferenza delle articolazioni sacro-iliache in modo simmetrico: sacro-ileite, che evolve verso la saldatura della articolazione. Altra caratteristica è la calcificazione nelle strutture in tensione, i legamenti longitudinale anteriori e posteriori dei vari segmenti della colonna vertebrale, che esita in modo progressivo in rigidità della colonna vertebrale, che può arrivare ad assumere l’aspetto di canna di bambù. Tale patologia rende impossibile piegarsi. Oggi tale patologia si può combattere in modo brillante nella parte che comporta flogosi e meno su quella che comporta calcificazione dei legamenti. Siamo però ormai in possesso di farmaci che interferiscono con il processo di calcificazione ma non ancora con risultati così confortanti come nella parte che invece blocca la flogosi. Tali farmaci sono costruiti con tecniche di bioingegneria
  3. Artrite psoriasica: si chiama psoriasica perché frequentemente associata alla presenza di psoriasi, che spesso precede di anni la comparsa dell’artrite. Si può anche avere l’artrite senza psoriasi. Un criterio a favore della diagnosi è la psoriasi nei familiari. A volte tale artrite è difficile da distinguere dalla reumatoide ed altre volte addirittura dall’ artrosi. Essa impegna la superficie ossea articolare in zone sottoposte a pressione da carico come nell’artrosi, ma sempre a partenza dalla sinoviale e non  dalla cartilagine. Caratteristica di tale patologia è la neoapposizione ossea, che deve essere distinta dalle periartriti calcifiche e dalle patologie iperostosanti primarie. Questa patologia, come la reumatoide, se presa per tempo può essere sconfitta: con i farmaci costruiti con tecniche di bioingegneria. Altra caratteristica sono le fasi di remissione spontanea, che possono essere transitorie e quindi seguite da riaccensione della patologia e per tale ragione è necessaria una stretta collaborazione/intesa col reumatologo.
  4. Artrite enteropatica: a differenza dalle precedenti forme è meno erosiva . Si associa alla Malattia di Crohn o alla Rettocolite ulcerosa. Può anche essere secondaria a enteriti croniche aspecifiche. Anch’essa si giova dei farmaci costruiti con tecniche di bioingegneria.
  5. Artriti reattive: sono quelle scatenate da una modifica immunitaria determinata nell’organismo da un microrganismo che ha infettato un organo o apparato e di cui non troviamo traccia della sua presenza attiva; la più nota è la Reiter, che nei giovani maschi segue infezioni urogenitali. Utile quando ci sono fastidi aspecifici urogenitali uno screening: ricercare gli anticorpi contro la Clamydia (frequentissima), Micoplasma, Neisseria, Treponema. Tali anticorpi spesso sono solo di tipo IgG e quindi possono rasserenare erroneamente il medico; fortunatamente esiste oggi la possibilità di ricercare il materiale genetico di tali microrganismi nelle urine , che se positivo darà al medico la possibilità di insistere nella terapia sia con farmacoterapia specifica che con persistenza della stessa con tempi anche opportunamente lunghi
  6. Artriti indifferenziate
  7. Artriti giovanili
  8. Morbo di Still
  9. Artriti intermittenti